Le attività del Rural Lab sono partite con tre appuntamenti dedicati alla riscoperta della lana come risorsa locale e al racconto delle sue molteplici possibilità di utilizzo in chiave innovativa, riflettendo sul valore della creazione di filiere naturali corte, a sostegno di pratiche di economia circolare.

Con il primo laboratorio presso il Centro Sociale Anziani “Alto Sannio”, Anna Apollonio, artigiana della lana, e l’Associazione I Colori del Mediterraneo, hanno guidato i partecipanti nella creazione di oggetti in feltro e un’esercitazione pratica alla tintura naturale, utilizzando piante tintorie e scarti vegetali delle aziende agricole locali.

Il 22 dicembre, nello stesso spazio, si è proseguito con un approfondimento sulle tecniche di lavorazione del feltro, in un clima di condivisione intergenerazionale che ha unito mani, storie e creatività, realizzando creazioni che state utilizzate anche durante il “Presepe nel Presepe”, tradizione morconese che ha festeggiato il suo quarantennale.

Il ciclo si è concluso il 28 dicembre, con un incontro dedicato alla dimensione imprenditoriale e alle opportunità offerte da filiere alternative che impiegano la lana come materiale rigenerativo con ospiti Benedetta Morucci de LaManteraproject e Filippo Clemente con il suo Pecore attive. Benedetta è una designer industriale veneta che ha lasciato un lavoro nell’alta moda per dare nuova vita in Abruzzo alla lana italiana provando a ridisegnare una filiera responsabile che unisce allevatori, industria e consumatori, puntando soprattutto su origine e trasparenza dei processi. Filippo ha dato vita ad un laboratorio artigianale con una produzione di feltro che da tessuto tradizionale rustico si trasforma in oggetti di design inediti.

Una riflessione su come un materiale prezioso spesso destinato allo smaltimento, circa 9 milioni di tonnellate ogni anno, può diventare potenziale risorsa di sviluppo economico locale.